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PAC – Comunicazione della Commissione europea "Visione strategica per il futuro dell’agricoltura"

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Il 19 febbraio scorso, la Commissione europea ha presentato la Comunicazione "Visione strategica per il futuro dell’agricoltura", che rappresenta una svolta rispetto alle politiche recenti nel settore agricolo e agroalimentare dell’UE. Il documento segna un cambio di prospettiva evidente già nella terminologia adottata, ponendo al centro il ruolo dell’agricoltore come custode dell’ambiente e della natura. Inoltre, attribuisce maggiore rilevanza alla dimensione economica, introducendo concetti chiave come redditività, competitività, semplificazione e un forte impulso all’innovazione.

Tutto ciò converge in una visione che si basa principalmente su 4 punti:

1. Garantire un tenore di vita dignitoso agli agricoltori, attingendo ad una pluralità di fonti di reddito: ricavi di mercato, sostegno pubblico e fonti di reddito complementari e diversificate. In primo luogo, gli agricoltori devono ottenere un reddito migliore dal mercato, e affinché ciò avvenga è necessario correggere gli attuali squilibri nella catena alimentare, che penalizzano i produttori primari. A tal riguardo, il documento menziona le pratiche commerciali sleali e annuncia che la Commissione rafforzerà ulteriormente la trasparenza lungo l’intera catena agroalimentare, anche attraverso il nuovo Osservatorio della catena agroalimentare dell'UE (AFCO), incaricato di monitorare i prezzi e i margini lungo la filiera, correggere le distorsioni che svantaggiano i produttori primari ed elaborare indicatori relativi alla formazione dei prezzi per orientare ulteriori interventi.

 

Parallelamente, come suggerito dal Dialogo strategico, si sottolinea l'importanza dell’aggregazione, evidenziando che la posizione degli agricoltori nella catena del valore deve essere rafforzata, incoraggiandoli ad aderire a cooperative e/o associazioni per ridurre i costi, incrementare l'efficienza e migliorare i prezzi di mercato.

Oltre al mercato, la PAC si conferma uno strumento cruciale per sostenere e stabilizzare il reddito agricolo a livello aziendale, rappresentando in media il 23% del reddito complessivo degli agricoltori. L’obiettivo principale è riequilibrare il sostegno, rendendo i pagamenti diretti della PAC più mirati verso coloro che contribuiscono attivamente alla produzione alimentare. Guardando al futuro, nella prossima PAC, prevista dopo il 2027, si prevede di conferire agli Stati membri ulteriori responsabilità e obblighi di rendicontazione sugli obiettivi raggiunti, orientando la PAC stessa da un approccio basato sulle condizioni a un sistema di incentivi.

Nell’ottica di diversificare ulteriormente le fonti di reddito per gli agricoltori e i pescatori, il documento evidenzia nuove opportunità offerte da un’economia climaticamente neutra e favorevole alla natura. In particolare, vengono menzionate le prospettive del settore biologico e delle pratiche agroecologiche, che coniugano potenzialità economiche con benefici ambientali e responsabilità sociale, risultando particolarmente attrattive per i giovani agricoltori. Si citano inoltre la bioeconomia, la circolarità e l’agricoltura del carbonio come modelli innovativi per incrementare la sostenibilità economica del settore.

Il documento sottolinea altresì la necessità di rafforzare il sostegno agli strumenti di gestione delle crisi e dei rischi, riconoscendo che gli agricoltori si trovano in prima linea nell'affrontare una molteplicità di crisi, minacce e incertezze crescenti. In merito a ciò, la Commissione fa nuovamente riferimento alle Cooperative ed alle OP. La strategia, infatti, promuove la condivisione dei rischi attraverso Organizzazioni di produttori o cooperative.

2. La strategia include anche un riequilibrio del commercio agroalimentare europeo a livello globale. L’UE, infatti, intende garantire una maggiore reciprocità negli scambi commerciali, introducendo misure per impedire l’importazione di prodotti agricoli non conformi agli standard qualitativi e ambientali europei. In quest’ottica, nel 2025 la Commissione presenterà agli Stati membri la sua linea d'azione sull'approfondimento della reciprocità, per fare in modo di garantire che il settore agroalimentare europeo non subisca svantaggi competitivi senza una corrispondente reciprocità degli standard europei, in particolare per il settore zootecnico che è più di altri settori minacciato dalla concorrenza e sui fitofarmaci.

3. Il settore agroalimentare che lavora a stretto contatto con la natura deve vedere garantita una transizione ecologica che integra attentamente le sfide economiche e di attuazione, nonché la necessità di una transizione giusta in termini sociali. La Commissione riconosce inoltre le specificità dell'agricoltura e le situazioni nelle varie regioni e territori molto diverse fra di loro e che ciò richiede naturalmente soluzioni mirate e su misura. Per favorire una maggiore sostenibilità, si propone di migliorare l’attuazione della legislazione esistente, affiancandola a incentivi economici e nuovi strumenti di mercato. La Commissione si impegna inoltre a valutare attentamente eventuali ulteriori restrizioni sui fitofarmaci, in assenza di alternative disponibili, per evitare un impatto negativo sulla produzione alimentare.

4. Valorizzare il cibo è un altro obiettivo della Vision. In questa prospettiva, la politica di promozione dell'UE rimarrà uno strumento strategico da utilizzare per sensibilizzare i consumatori sui prodotti agricoli, della pesca e dell'acquacoltura dell'UE e sui regimi di qualità, compreso il marchio di agricoltura biologica dell'UE. In relazione a ciò, la Commissione continuerà a lavorare per promuovere un'ulteriore diffusione delle indicazioni geografiche (IG), che sono un potente strumento per i produttori europei per valorizzare i loro prodotti alimentari e le loro bevande, per preservare il patrimonio alimentare negli Stati membri e per creare crescita e occupazione nelle aree rurali in cui sono situate.

Infine, il documento pone l’attenzione su due ulteriori temi molto importanti, l’innovazione che rappresenta un pilastro essenziale per il futuro dell’agricoltura europea, che deve raggiungere gli agricoltori e gli altri attori del sistema alimentare più rapidamente e su scala più ampia, e la semplificazione normativa. La Commissione propone infatti, una revisione della PAC per ridurre gli oneri burocratici e concedere maggiore flessibilità agli Stati membri nella gestione dei piani strategici nazionali. L’obiettivo è eliminare le complessità amministrative che spesso ostacolano gli agricoltori nell’accesso ai fondi e nella gestione quotidiana delle aziende. Si precisa quindi che nel 2025 la Commissione lavorerà alla realizzazione di un pacchetto di misure trasversali di semplificazione legislativa, che consentano di ottenere una semplificazione significativa in settori politici diversi dalla PAC che interessano gli agricoltori, le imprese del settore alimentare.

Si allega la Comunicazione della Commissione.

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