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VINITALY, L’INNOVAZIONE IN VIGNA, DAL ROBOT FRASKY TRA I FILARI ALL’IMPIANTO AGRIVOLTAICO DI CAVIRO CHE PROTEGGE LE VITI

VINITALY, L’INNOVAZIONE IN VIGNA, DAL ROBOT FRASKY TRA I FILARI ALL’IMPIANTO AGRIVOLTAICO DI CAVIRO CHE PROTEGGE LE VITI

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Utilizzare le potenzialità della robotica e dell’intelligenza artificiale per mappare e monitorare la produzione agricola, avviare progetti per integrare agricoltura ed energia solare, sperimentando la crescita di viti in impianto per identificare le varietà di viti più adatte. Sono alcune delle più recenti innovazioni applicate alla viticoltura che sono state presentate oggi nell’ambito di un evento organizzato da Confcooperative nell’ambito del Vinitaly.

Frasky, il robot per applicazioni in vigna - Il prototipo di robot Frasky è stato messo a punto dal laboratorio Joiint Lab, frutto della partnership tra l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e Consorzio Intellimech, l’Università di Bergamo, Kilometro Rosso e Confindustria Bergamo, con il supporto di nove aziende. Le principali caratteristiche del robot, che è stato validato attraverso test sperimentali condotti in laboratorio su un vigneto artificiale, sono la capacità di percepire l’ambiente e muoversi al suo interno, la raccolta di dati per mappare lo stato di salute e produttivo delle coltivazioni e la possibilità di effettuare specifiche operazioni sulle piante. Il robot è dotato di un braccio robotico ed un end-effector soft capace di manipolare in maniera delicata le piante, una base mobile per la navigazione outdoor e una telecamera che fornisce al sistema la percezione necessaria per rilevare e identificare gli oggetti. Sfruttando algoritmi di visione artificiale per il rilevamento dell’uva, il modulo di percezione identifica la posizione dell’uva all’interno del vigneto, permettendo di memorizzare queste informazioni per la mappatura dell’uva e consentendo un’ispezione più approfondita e attività mirate tipiche dell’agricoltura di precisione. Il robot è progettato a supporto delle principali sfide che oggi l’industria agricola deve affrontare tra cui sicurezza e qualità del prodotto, sostenibilità ambientale e carenza di manodopera.

 

Il più grande impianto agrivoltaico avanzato su vigneto - Nel solco dell’impegno verso l’economia circolare e la sostenibilità, il Gruppo Caviro ha inaugurato da alcuni mesi il più grande impianto agrivoltaico avanzato in Italia, realizzato sul vigneto adiacente alle cantine del gruppo, a Forlì.

L’impianto, con un investimento complessivo di 1,5 milioni di euro, è stato completato in un anno ed è composto in totale da 63 tracker monoassiali e 1.386 pannelli solari bifacciali su una superficie pari a 1,5 ettari. La produzione annua di 1.300.000 kWh di energia elettrica rappresenta l’ultimo passo per completare l’autosufficienza energetica della sede vino di Caviro.

Il nuovo impianto agrivoltaico dell’azienda è di tipo “avanzato” e assolve a due funzioni specifiche: la produzione di energia pulita rinnovabile e la protezione della vite. Il modello infatti è stato progettato per restituire la migliore inclinazione possibile per i pannelli fotovoltaici e calibrazioni ad hoc proteggendo così le viti dai danni di grandine e vento e dalle gelate primaverili, traendo vantaggio dal corretto soleggiamento e apporto luminoso per una sufficiente fotosintesi. Questo grazie a un software che raccoglie e analizza i dati in ingresso e permette ai pannelli di orientarsi per ottimizzare l’assorbimento di energia solare e garantire il giusto bilanciamento tra ombra e luce.

La riduzione dell’esposizione diretta dei filari alla luce solare consentirà inoltre di risparmiare sul fabbisogno di acqua delle piante in una percentuale che sarà monitorata e studiata dall’azienda nei prossimi anni. La gestione informatica permette inoltre parametrizzazioni specifiche per l’intercettazione luminosa, monitoraggi prossimali e valutazioni degli indici da satellite.

All’evento di oggi hanno partecipato: Giampaolo Bassetti, Direttore Generale di Caviro, Francesca Negrello, ricercatrice presso l'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT),esperta in meccatronica e robotica, coordina le attività tecniche del JOiiNT LAB, Giulia Eremita, specialista in Marketing e Comunicazione digitale, Danilo D’Elia, amministratore delegato di Node, cooperativa specializzata in servizi digitali per le imprese.

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