“Se non ci fosse stato l'intervento decisivo di Ottolini forse saremmo ancora lontani da una decisione così risolutiva. Per questo ringrazio Maurizio per l’apporto decisivo e la determinazione con cui ha lavorato per proteggere la cantina e i soci in un momento così delicato. È un primo passo importante, siamo sulla strada giusta per guardare con fiducia al futuro di questa cooperativa, consapevoli che ciò che deve starci a cuore sono le sorti e lo sviluppo della cantina e del territorio” ha dichiarato Massimo Minelli, presidente di Confcooperative Lombardia commentando la notizia dell’azzeramento dei vertici della cantina Terre d’Oltrepo’ dopo il cda tenutosi ieri a Broni.
“Avrei preferito, a prescindere dalla mia personale solidarietà e dall’esito del procedimento giudiziario in corso, che per dare un forte e percepibile segnale di discontinuità, insieme al Presidente Casella, tutto il Consiglio rassegnasse immediatamente le dimissioni. L’azzeramento dei vertici prima della prossima assemblea e la imminente nomina del nuovo direttore generale sono comunque passaggi assunti nell’esclusivo interesse della cooperativa” ha precisato Maurizio Ottolini, vicepresidente di Confcooperative e tra i membri del comitato tecnico della cantina appena nominato.
“Ci aspettano mesi difficili – ha concluso - ma la trasparenza introdotta anche con l’adozione di stringenti regole di autocontrollo, la fedeltà degli ottocento soci conferenti e l’ottima annata vitivinicola ci inducono a sostenere con tutta la necessaria caparbietà la cantina Terre d’Oltrepo con il convincimento che saprà superare l’attuale contingenza e nella consapevolezza di quanto essa rappresenta nel sistema cooperativo e nel territorio pavese”.