“Erano cento anni che il mondo della forestazione aspettava una legge quadro che riordinasse la disciplina. Il testo approvato oggi non è certamente un decreto perfetto poiché frutto di tanti compromessi, ma riteniamo un importante passo in avanti il fatto che si sia provveduto ad una armonizzazione della materia”. Cosi l’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari commenta l’approvazione oggi in via definitiva da parte del Consiglio dei Ministri dello schema di Decreto Legislativo in materia di foreste e filiere forestali.
“Nell’ultimo secolo – continua l’Alleanza – siamo passati da una superficie boschiva di 1 milione di ettari a 12 milioni. Oggi i boschi occupano il 35% della superficie del Paese. E risulta alquanto stridente il fatto che l’Italia sia tra i primi paesi importatori di legname: importiamo l’85% del legname di pregio”.
“Tra gli aspetti positivi della nuova normativa c’è la valorizzazione del ruolo delle cooperative forestali nella gestione sostenibile del grande patrimonio boschivo nazionale, che rappresenta una grande opportunità dal punto di vista economico, sociale ed ambientale. Le cooperative operano in zone montane e marginali spesso a rischio di abbandono e spopolamento, fornendo un servizio insostituibile per la collettività e per lo sviluppo economico delle aree in cui operano”.
Il patrimonio forestale italiano è una grande risorsa, non può essere abbandonato ed ha bisogno di strumenti di indirizzo e di valorizzazione come quelli contenuti nel decreto approvato. Non dimentichiamo che le foreste sono una fonte di energia rinnovabile, forniscono protezione alle catastrofi naturali, agiscono come serbatoio di carbonio, fungono da tampone contro i cambiamenti climatici, sono una fonte di materia prima per importanti settori produttivi e svolgono un ruolo strategico nella tutela paesaggistica e della biodiversità.
Il Coordinatore del Settore Forestale dell’Alleanza Gianni Tarello si dichiara “soddisfatto per la conferma di alcune norme contenute nel dispositivo normativo che interessano direttamente la cooperazione forestale tra le quali, in particolare, l’equiparazione alle imprese agricole delle cooperative forestali e l’importanza delle disposizioni normative speciali per le aree montane”.