Dopo una estate torrida, una lunga siccità e un inverno poco piovoso, l’annuncio dell’arrivo di una ondata di maltempo al Sud, in particolare in Puglia, Calabria, Sicilia, è una buona notizia per i bacini idrici ampiamente sotto il livello abituale. Negli ultimi 7 anni in Italia hanno perso il 50% delle loro riserve idriche.
La pioggia – afferma Alleanza delle Cooperative agroalimentari – è ‘linfa’ vitale anche per le economie agricole a patto che non si arrivi agli eccessi e alle bombe d’acqua che, come spesso è avvenuto negli ultimi anni, determinano pesanti danni per la sicurezza umana e per l’agricoltura. Infatti negli ultimi dieci anni le piogge si sono fatte meno frequenti, ma più intense. Contro gli eccessi di Zeus, dio della pioggia, è indispensabile che ci sia sempre una corretta manutenzione del territorio in grado di fronteggiare al meglio anche le precipitazioni che si fanno più forti, passando da una media di 40 a 120 millimetri nell’arco delle 3-6 ore.
“Occorre – spiega l’Alleanza – ottimizzare i momenti in cui la natura è più generosa di acqua, con un’attenta gestione del suolo e delle condutture, visto che secondo le stime del Centro europeo per i cambiamenti climatici (CMCC) ci aspettano precipitazioni sempre meno frequenti, ma più violente. Nel trentennio 2021-2050 le precipitazioni estive diminuiranno del 22% e quelle primaverili del 13% rispetto al periodo 1981-2010. Al Sud il quadro è ancora più critico, con una previsione del -24% in estate e -17% in primavera. Per la siccità e le continue e prolungate ondate di calore, come rivela uno studio del Cnr, in Sicilia il 70% del territorio è a rischio desertificazione, mentre, nelle altre regioni del Sud, questa percentuale scende di poco e oscilla sempre fra il 40 e il 50%”.