“Se l’agricoltura traina la crescita del Sud, dove il Pil risale per la prima volta dopo sette anni, una piccola parte di merito va anche all’agricoltura sociale. Il connubio fra due mondi apparentemente distanti, l’agricoltura e il sociale, funziona e sta producendo risultati importanti sia sul piano economico che su quello socio-sanitario. L’agricoltura sociale in Italia è in costante crescita, conta già un migliaio di esperienze, con più di 390 cooperative, 4000 occupati e un fatturato di 200 milioni di euro”. Lo ha detto il presidente dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri intervenendo ad un dibattito sull’agricoltura sociale in provincia di Foggia alla presenza dell’on. Massimo Fiorio, vicepresidente della Commissione all'Agricoltura della Camera e primo firmatario della Legge per l'Agricoltura Sociale, approvata nel 2015.
L’onorevole Fiorio ha evidenziato come l’agricoltura sociale possa ora “entrare di diritto nell'agricoltura tradizionale e può porsi come un modello che il nostro paese è chiamato a far conoscere ed apprezzare anche in Europa, consentendo a tale progetto innovativo di poter presto accedere anche ai grandi finanziamenti”.
Dopo l’approvazione della legge sull’agricoltura sociale, si attendono ora i decreti attuativi e il recepimento da parte delle singole regioni della normativa nazionale. L’auspicio espresso dal presidente Mercuri è che “le regioni adottino normative che consentano alle aziende agricole di fare rete con le cooperative sociali e di mettere loro a disposizione know e competenze. La cooperazione agroalimentare, che è la forma giuridica prevalente delle esperienze di agricoltura sociale, riveste una funzione fondamentale nella creazione di un vero e proprio ponte tra le aziende agricole e le cooperative sociali già esistenti, consentendo di arrivare alla fase della commercializzazione del prodotto”.